Nella cucina di

Le vostre ricette
"Non tutti possono diventare dei grandi artisti, ma un grande artista può celarsi in chiunque". 
(dal film d'animazione Ratatouille)

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La pubblicherò in questa sezione.
Se ti va... ospitami nella tua cucina. Prepariamo insieme le tue ricette preferite.

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TRIPPA ALLA BUTESE
di Samuele e di Lorenzo


La trippa alla butese di Samuele - ricetta della nonna :)

 
Ingredienti
Trippa di vitello
Macinato (un etto per ogni chilo)
Conserva
Spezie (dipende dai gusti)
Cipolla
Sedano
Carota
Prezzemolo
Olio
Sale
Pepe
Formaggio parmigiano
 
Preparazione
Prendere gli odori (carota, cipolla, sedano e prezzemolo), tritarli e mettere a sfriggere nell'olio. Quando saranno ben dorati aggiungete il macinato e lasciatelo cuocere bene con gli odori; dopo potete mettere la trippa (possibilmente tagliata a mano), sale e pepe (e spezie per chi le vuole) e lasciar cuocere nella propria acqua finché la trippa non prende gli odori delle verdure. Poi aggiungete la conserva sciolta nell'acqua e lasciate bollire pian piano finché non diventa bella tirata (ricordate: più cuoce a fuoco basso, anche per ore e più viene buona). A questo punto dovete lasciarla riposare, da qualche ora a un giorno, per poi servirla con una bella spruzzata di formaggio.

La trippa alla butese di Lorenzo

Ingredienti per 6

2 cipolle rosse
2 costole di sedano
2 carote
2 spicchi d'aglio senza anima
100 g di olio extravergine di oliva
200 g di carne di manzo macinata
2 braciole di vitello tagliate a striscioline
800 g di trippa nella croce e nella cuffia già bollita e tagliata a listarelle
Doppio concentrato di pomodoro q.b.
1 mazzolino (ma proprio ino) di timo
Vero brodo di carne o di verdure (personalmente per la trippa uso quello di verdure)
Sale e pepe a fine cottura

Preparazione
Tritare la cipolla, il sedano, le carote e gli spicchi d'aglio e metterli in una casseruola, possibilmente di alluminio. Fare stufare il trito nell'olio extravergine di oliva, aggiungendo un pizzico di sale. Nel frattempo rosolare il macinato di manzo e le braciole in una padella a parte, a fuoco molto alto e lasciare il tutto da parte. Una volta che il nostro fondo di cottura nella casseruola è pronto, aggiungere la trippa e la carne precedentemente rosolata. Fare insaporire il tutto per circa dieci minuti, facendo perdere acqua alla trippa. Appena l'acqua è evaporata, unire il doppio concentrato di pomodoro già diluito con del brodo caldo, fare amalgamare il tutto e, una volta che il nostro composto ha preso il colore desiderato, aggiungere il brodo per portare a cottura la salsa (cuocere circa 1e1/2 - 2 ore). Una volta portata a cottura la nostra trippa alla butese, spegnere la fiamma e aspettare 15 minuti prima di aggiungere il mazzolino di timo. Aggiustare il sapore con sale e pepe.




GAMBERONI GRATINATI AL FORNO 
SU LETTO DI PATATE
di Mirko e Maurizio



Ingredienti
Patate
Gamberoni
Olio
Sale
prezzemolo
Pane grattato

Procedimento
Tagliare le patate a fette molto sottili, ungere una teglia da forno e creare uno strato di patate. Mettere a cuocere in forno preriscaldato a 200° per circa 5 minuti.
Sgusciare i gamberoni lasciando la testa, distribuirli nella teglia sopra alle patate e condire il tutto con sale, olio e prezzemolo. Spolverare con il pane grattato i gamberoni e continuare la cottura in forno per circa 15 minuti o comunque fino alla doratura del pane grattato.






PUCCEDDHUZZI (porcellini in dialetto leccese) e 'NCATTEDDHATE (incartellate)
di Rosanna


 




Ingredienti

g 750 di farina di grano 00
g 250 di semola
2 cucchiaini di sale
80 g di zucchero
180 g di olio d’oliva
1 l olio di semi di arachide per friggere
1 bicchierino di alcol puro
1 di vino bianco
il succo di 4-5 arance
la buccia di qualche arancia e/o limone e/o mandarino
½ bustina di lievito per dolci
1 o 2 kg di miele
pinoli
confettini colorati e perline dolci d’argento




 Procedimento


1) Far sfumare g 180 di olio d’oliva con la buccia di una arancia o mandarino (friggere la buccia quando l’olio è caldo, toglierla prima che si abbrustolisca e buttarla). Mescolare g 750 di farina di grano con 250 g di semola, sale e zucchero. Aggiungere all’olio raffreddato la buccia grattugiata delle altre arance o dei limoni e unire alla farina stropicciandola fra le mani in modo da intriderla. Aggiungere l'alcol, il vino e il succo delle arance spremute in modo che la pasta resti un po’ dura. 

2) Al momento di fare i pucceddhuzzi e le ‘ncatteddhate, mettere un pezzetto di pasta alla volta nel frullatore e farlo girare finché non diventa una palla calda; per i primi man mano fare con la pasta dei “cordoni” di ½ cm di diametro e poi dividerli in piccoli gnocchi, passando poi questi su una forchetta o la griglia di un passino (esiste anche un apposito attrezzo di legno, se vuoi ti mando la foto) in modo che si aprano e si arriccino; per le seconde stendere la pasta (terzultimo buco dell’impastatrice) e poi tagliarla in listerelle di 1 cm di larghezza con la rotella apposita. Durante questa operazione tenere la pasta coperta con la pellicola in modo che resti umida. 


3) Friggere prima le ‘ncatteddhate e poi i pucceddhuzzi in olio di semi di arachide abbondante (padella larga e fonda). Tirarli su con una schiumarola e deporli in una bacinella abbastanza grande. 


4) Mettere al fuoco un po’ di miele con un cucchiaio d’acqua in una pentola un po’ fonda. Quando il miele bolle, tuffarci i pucceddhuzzi e rigirarceli in modo che si imbevano di miele, poi deporli su un piatto. Evitare che il miele si abbrustolisca e perciò fare l’operazione di mielatura un po’ alla volta e in modo da consumare tutto il miele che c’è nella padella. Fare la stessa cosa con le ‘ncatteddhate e metterle sopra i pucceddhuzzi. Alla fine decorare con pinoli, confettini colorati e perline dolci d’argento.






FRUTTA MARTORANA 
di Marcella
 


Ingredienti
1 kg di farina di mandorle
1 kg di zucchero
500 grammi di acqua

Procedimento
Scigliere lo zucchero nell'acqua a fiamma bassa. Non appena lo zucchero comincia a filare unire la farina di mandorle. Mescolare bene finchè il tutto sarà amalgamato (il composto si staccherà dal tegame). Quindi togliere dal fuoco e versare sul piano di lavoro. Lasciare raffreddare e lavorare finchè non si ottiene un impasto compatto e liscio. Dare la forma desiderata e decorare con colori per alimenti.

 
  
AGERTI CON I PORRI
di Fabiano 





Gli agerti (sgombri)
Agerti è il nome che dalle parti di Pisa si dà agli sgombri. In quel di Livorno il nome viene storpiato in “Lagerti”, ma sempre sgombri sono. 
Un pesce che cucinato fresco non ha il successo che invece incontra dopo che è stato messo sott'olio. 
A torto, perchè un bel piatto di agerti ai porri, per esempio, può cambiare il segno dell'umore di una giornata. 

Procedimento
Si sfilettano gli agerti, si fanno spengere gli anelli di porro in una generosa dose di olio extravergine di oliva in una capiente padella. Un po' di peperoncino, il sale giusto, un po' di vino bianco. I filetti si mettono quando i porri son diventati teneri, perchè poi al fuoco ci devono stare poco. Una dose non massiccia di passata di pomodoro darà il tocco finale, impreziosito da una spolverata di finocchietto in polvere, se non se ne ha di fresco. Il pesce è vivanda leggera e non placa gli appetiti forti, ma in quel sughetto si possono intingere quantità spropositate di pane.



SUGO AI FINFERLI
di Francesca



Ingredienti per 6/8 persone

1 kg di finferli

2 spicchi di aglio

1 peperoncino

1/2 bicchiere di vino bianco

500 grammi di passata di pomodoro

Sale q.b.

Olio extravergine d'oliva q.b.

Nepitella q.b.





Procedimento
Puliamo i funghi, laviamoli e asciughiamoli con un canovaccio. Facciamo soffriggere in olio l'aglio e il peperoncino. Aggiungiamo i funghi. Uniamo mezzo bicchiere di vino bianco e facciamo evaporare. Copriamo con il coperchio e lasciamo cuocere per un po'. Aggiungiamo passata di pomodoro e acqua e saliamo. Uniamo la nepitella e portiamo a cottura (1 ora e mezza circa). 


CAPONATA
di Carla




Ingredienti
4 melanzane medie
2 cipolle bianche
2 pomodori rossi medi
2 coste di sedano
20 gr. di pinoli
Mezzo barattolo di olive denocciolate (saranno un etto e mezzo circa)
Mezzo barattolo di capperi salati;
A piacere: due peperoni (la ricetta siciliana non li prevede, altre ricette sì) 

Procedimento 
Ecco la ricetta per la caponata fatta con le ultime melanzane di stagione e con l'aggiunta dei peperoni, che non in tutte le preparazioni sono presenti. Questione di gusti... hanno un sapore molto forte che si sente tanto nell'insieme. Per le dosi si va un po' a occhio. La pentola in foto è diametro 32, secondo me sono circa 8-10 porzioni, se usata come secondo piatto o piatto unico, di più come contorno. 

Abbiamo preso quattro melanzane medie, tagliate a cubetti e messe sotto sale grosso per un'ora. Nel frattempo abbiamo tagliato due gambi di sedano, sbollentati in padella con poca acqua salata, scolati, asciugati e soffritti con poco olio evo a fuoco basso. 

Nella padella grande sono state soffritte due cipolle bianche affettate non troppo sottili in olio evo; una volta appassite sono stati aggiunti un mezzo barattolo di capperi salati sciacquati , 20 grammi circa di pinoli e circa mezzo barattolo di olive senza nocciolo, lasciando soffriggere il tutto per altri dieci minuti. 

A questo punto sono stati aggiunti due bei pomodori rossi spellati e tagliati a cubetti e fatto cuocere il tutto ancora dieci minuti. 

Abbiamo cotto due peperoni verdi tagliati a pezzi piccoli in olio evo per 10-15 minuti, poi abbiamo fritto in olio evo le melanzane risciacquate e asciugate. Una volta cotte le abbiamo aggiunte insieme al sedano e ai peperoni al composto di cipolle, pomodori etc..., aggiustate di sale e fatte cuocere a fuoco basso fino a completa cottura.  

Si aggiunge a questo punto mezzo bicchiere di aceto e un cucchiaio di zucchero. La caponata deve cuocere ancora fino a che scompare l'odore di aceto. Noi la mangiamo fredda o appena tiepida.

 

PASTA FREDDA D'ESTATE
di Antonella e Andrea


Antonella e Andrea  ci deliziano con questa ghiotta pasta fredda.
Tutto il gusto dell'estate, tra peperoni, acciughe e capperi, con il croccante di pinoli e mandorle...
La ricetta è anche sulla pagina "Nella cucina di..."

Ingredienti per 6
300 grammi di penne rigate
Tutto q.b.:
peperoni rossi e gialli
capperi 
acciughe sott'olio
pinoli di San Rossore
mndorle a lamelle
prezzemolo, basilico e origano fresco
sale
olio extravergine d'oliva 
Procedimento
Facciamo andare le acciughe sott'olio in padella in olio evo per pochi minuti. 
In una ciotola mescoliamo la scorza del limone, i capperi, il prezzemolo, il basilico e l'origano. 
Abbrustoliamo i peperoni, togliamo la pelle. Facciamoli a striscioline e poi a bocconcini. 
Mescoliamo i peperoni con la salsa di acciughe e con gli altri ingredienti.
Cuociamo la pasta in acqua salata e lasciamola al dente; condiamola con la nostra salsa. 
Finiamo il piatto con le mandorle a lamelle e i pinoli tritati.
SARDE IN SAOR
di Fabiano 



Sarde in saor...saor sta per sapore, in veneziano. 

Il saor è insieme un composto e una tecnica per conservare, era un modo per i pescatori per conservare il pesce e mangiarlo durante le loro uscite che duravano qualche giorno. 

Le sarde in saor sono per l'appunto un piatto inventato dai pescatori e peri pescatori... un piatto povero, anche se ne esistono varianti corrotte per i più ricchi (le sogliole in saor!).

Si mette a bagno un bel po' di uvetta, si preparano le sarde, pulite, deliscate e private della testa, aperte a libro. Si lavano, si fanno asciugare bene su un canovaccio, poi si friggono e si asciugano di nuovo. 

Nell'olio di frittura si appassisce una cipolla fatta a pezzetti, quattro cucchiai di zucchero, dopo si aggiungono due bicchierotti di aceto bianco e una scorza di limone grattato. La stanza si sarà riempita di odori meravigliosi di cipolla caramellata...

In un vaso si fa uno strato di pesce fritto, sale e pepe, foglie di alloro, chiodi di garofano, l'uvetta, poi uno strato di cipolle. Avanti così fino alla fine della materia prima, finite con uno strato di cipolle se possibile. 

Poi tutto in frigorifero per almeno un giorno. Dopo un giorno (o due) ho rovesciato il vaso, ottenendo una bella montagnetta con in testa un bello strato di succhi rappresi, che un po' alla volta sono colati giù, a impreziosire le sarde. 



FIORI DI ZUCCHINE RIPIENI
di Mirko (ricetta del papà Maurizio)




Allora..eccomi qua con la semplice ricetta di babbo Maurizio.

Ingredienti:
- fiori di zucchine
- mozzarella
- acciughe
- capperi 

Procedimento:
Pulire i fiori di zucchine e tagliare la mozzarella a tocchetti.
Riempire i fiori con mozzarella, un filetto d’ acciuga e un cappero.
Distribuire in una teglia da forno, aggiungere dei fiocchetti di burro sopra ai fiori.
Ricoprire il tutto con la mozzarella tagliata a fettine sottili ed mettere in forno con sale e pepe.



TORTA CON RICOTTA E FIORI DI ZUCCHINE
di Sandra 


Ingredienti

1 confezione di pasta sfoglia

250 grammi di ricotta

2 uova

3 cucchiai di parmigiano grattugiato

1 ciuffo di basilico

5 fiori di zucchine (o anche di più, io un po' li metto anche dentro l'impasto)

Olio evo q.b.

Sale q.b.



Procedimento

Riunire ricotta, uova, sale parmigiano, una decina di foglie di basilico e mescolare o mixare fino a ottenere una crema. Sistemare la sfoglia in uno stampo di 20 cm, con i bordi bassi.

Bucherellare, sistemare l'impasto ripiegando poi i bordi di pasta eccedente, cuocere nella parte bassa del forno già caldo (200°) per 15 minuti.

Pulire i fiori di zucchine, aprirli con delicatezza eliminando pistillo e parti interne, 5 sistemati sulla ricotta e gli altri dentro l'impasto, un filo d’olio sopra il tutto e cuocere ancora per 10 minuti.


PASTINE
di Vania



Ingredienti
10 uova
6 etti di zucchero
3 etti di burro
1 chilo e mezzo di farina
40 grammi di ammoniaca per dolci
1 etto di zucchero vanigliato
1 bicchierino di liquore
scorza di limone grattugiata

Procedimento
Misceliamo tutti gli ingrdienti e formiamo, su una placca con carta da forno, tanti mucchietti di impasto (teniamoli distanziati per evitare che si uniscano). Cuociamo le pastine in forno a 180°, fino a doratura (circa 20 minuti). Lasciamole raffreddare e poi spolveriamo con lo zucchero a velo.



TORTA SBRISOLONA ALLA CREMA
di Arianna Occhini



Ingredienti per la crema
1 rosso d’uovo
1 cucchiaio di zucchero
1 cucchiaio di farina
Buccia di limone di giardino q.b.
Latte intero q.b.


Procedimento

Bollire il latte con la buccia di limone (evitare la parte bianca). Intanto mescolare bene zucchero e rosso d’uovo e poi unire la farina. Aggiungere piano il latte bollito, togliendo le bucce. Lasciare raffreddare e mescolare spesso (o mettere zucchero a velo o pellicola a diretto contatto con la crema), per impedire che la crema si addensi in superficie. 



Ingredienti per la pasta

300 gr di farina 0

1 uovo

150 gr di zucchero

100 gr di burro

mezza bustina di cremor tartaro

Procedimento

Unire l'uovo e lo zucchero, sbattere bene, aggiungere il burro e poi la farina con il lievito.


In teglia

Sistemare uno strato di pasta nella teglia imburrata e infarinata, mettere la crema e poi coprire con un altro strato di pasta. Infornare a 180° fino a che la pasta non si colora un po’, infine dare un colpo di grill. Lasciare raffreddare. La torta si può servire intavola anche con una spolverata di zucchero a velo.


 FARRO DI PRIMAVERA
di Paola Notte


Ingredienti
per 3 etti di farro: 2 cipolle, 2 carote, 1 costa di sedano, 2 etti di piselli
olio extravergine d'oliva q.b.
sale q.b.

Procedimento
Lessare il farro per mezzora e scolarlo al dente. A parte far soffriggere in olio evo le carote tagliate a rondelle, le cipolle tagliate grossolanamente e il sedano tagliato a striscioline. Cuocere le verdure con mezzo bicchiere di acqua, salare e lasciare andare fino a che non saranno tenere. Da ultimo unire i piselli freschi e continuare a cuocere per 5 minuti. Saltare il farro con le verdure.



VELLUTATA DI ZUCCA
di Davide






Chi l'ha detto che con quando si ha fretta si butta la pasta e via? Ci sono anche altre soluzioni. Prendo mezza cipolla, l'affetto fine, la metto in casseruola con un peperoncino, un po' d'olio e sale grosso. Pulisco e faccio a tocchi piccoli i kg e mezzo di zucca rossa e una patata medio piccola. Aggiungo zucca e patata al soffritto in modo da insaporirle un po', poi ricopro (quasi) di acqua calda (presa dal rubinetto) e lascio cuocere. Nel frattempo apparecchio e faccio anche un secondo veloce (volendo). In circa 30 minuti senza ulteriori lavori sono pronto ad immergere il mio minipimer nella casseruola e ho pronta la vellutata di zucca per quattro persone. Voglio poi presentare bene il piatto? Posso aggiungere sopra a freddo aromi, olio a crudo o qualsiasi cosa possa dare un bel tocco cromatico. Siccome, qualche volta, son goloso, ho messo in una padellina alcune striscioline di pancetta, belle abbrustolite  e poi le ho messe sopra alla vellutata. Bello anche questo come effetto cromatico. E buono. Buon appetito
 


PANE DI SALVIA
di Francesca Zaccagnini


Ingredienti:

200 g di farina 00

200 g di farina di mais

50 g di zucchero

25 g di lievito in polvere

7 foglie di salvia

2,5 dl di latte

1 uovo

30 g di burro

sale



Procedimento:
Mescolate le farine con lo zucchero, il lievito, le foglie di salvia tritate, il latte ed un pizzico di sale. Unite poi l'uovo e il burro, precedentemente ammorbidito a temperatura ambiente e tagliato a pezzetti, e mescolate fino ad ottenere una crema omogenea e piuttosto densa. Versate il composto in uno stampo rotondo o rettangolare foderato con carta da forno e cuocete in forno già caldo a 160 °C per circa 40 minuti. Lasciate raffreddare, tagliate a fette e servite come accompagnamento a salumi e formaggi spalmabili.



SCHIACCIATA DI PASQUA
di Fabiano Corsini 

Questa ricetta ha un grosso pregio: utilizza pochissimo lievito di birra... Lo so che sarebbe preferibile fare il tutto con il lievito madre; faccio il pane un giorno sì e uno no e il mio lievito madre lo tratto come un cucciolo. Ma con il lievito di birra si fa un po' prima..e le dosi si controllano meglio.



Ingredienti:
30 grammi di lievito di birra 
900 gr di farina ( mezza Manitoba e mezza 00) 
200 gr di burro 
6 uova 
300 gr di zucchero 
40 gr di semi di anice 
una fialetta di aroma di fiori di arancio 
50 ml di vin santo 
30 ml di marsala 
scorza grattugiata di arancia 
un pizzico di sale 1 uovo per spennellare
 
Procedimento:

Preparate per prima cosa il lievitino:si sciolgono 20 gr di lievito in una ciotola con mezzo bicchiere di acqua tiepida e 150 g circa di manitoba, si copre con un panno e si lascia lievitare al caldo in un luogo riparato per una mezz’ora. Mettete poi gli anici ad ammorbidire nel liquore mescolato con la buccia grattugiata di arancia in una terrina. Unite al primo impasto una parte degli ingredienti: 250 gr g di farina, 2 uova, 70 gr g di zucchero, 125 g di burro leggermente ammorbidito, metà del composto di liquore con gli anici. Impastate tutto a mano fino a quando l’impasto non diventa liscio, mordido ed elastico. Fate lievitare questo impasto in forno al minimo per circa 1 ora e mezza. A questo punto unite il resto degli ingredienti (10 gr di lievito sciolto in pochissima acqua, 500 grammi di farina, 130 grammi di burro, 4 uova, 230 grammi di zucchero, quanto resta del composto di anice e liquori) e impastate nuovamente. Stendete poi l’impasto su una superficie piana unta con un filo di olio evo. Prendete due teglie da forno leggermente imburrate e e fate lievitare nuovamente l’impasto nel forno per 3 ore. Alla fine delle tre ore togliere le teglie e preriscaldare il forno a 160 gradi. Sotto al piano dove metterete le schiacciate, io ho messo una teglia d'acqua, quando ho acceso il forno. Spennellate la superficie delle schiacchiate con un tuorlo d’uovo e infornate. Lasciare in forno per circa un’ora, e poi fare riposare e raffreddare a forno aperto.