Il mio SGTTOUR, un viaggio tra San Giuliano Terme, Calci e Vicopisano. In Toscana, per scoprire i luoghi più belli del Monte Pisano.
Di questo blog tour voglio regalarvi le emozioni di una viaggiatrice nella sua terra. Sì, perché
io a San Giuliano Terme ci vivo. La incontro tutti i giorni. E ora comincio a conoscerla meglio.
Siamo in Toscana, a pochi km da Pisa, da Lucca, e da Livorno, vicini a Firenze, ai piedi
del Monte Pisano. Benvenuti nel mio #SGTTOUR.
Un primo post di viaggio: Villa Alta, Fondazione
Cerratelli, Certosa di Calci, Bagni di Pisa.
In viaggio con me: Farah Mesiti, Georgette Jupe, Frenci Bello, Francesca Turchi, Daria Witkowska, Sophie Kruijsdijk Simona Cappitelli, Erika Elia, Marzia Bellini, Marco Lamberto, Cinzia Gabriele, Michele Lanzo
I MIEI "WOW"
SOGGIORNO DI CLASSE
IL PANORAMA, LA
NATURA, L’ARTE
Mi sveglio a Villa Alta, nella sua elegante atmosfera
settecentesca, do uno sguardo fuori dalla finestra della mia camera e il panorama
sulla piana pisana mi porta al mare, passando dalla Torre Pendente.
Wow. E’ la
mia prima emozione. Sono ospite in Villa, sulle colline di Rigoli, lungo l’antica
via della seta, un tempo trafficata da mercanti di stoffe preziose.
Un viale
alberato ci porta in villa. Le grandi stanze sono affrescate: la sala dei Fiori, la sala
Paradiso, quella degli Angeli e della Musica.
Alle spalle della villa vedo gli olivi. Mi piace fermarmi nel piccolo giardino all’italiana. Fiori, piante aromatiche, piante secolari, il frutteto. Siamo immersi nella natura.
Alle spalle della villa vedo gli olivi. Mi piace fermarmi nel piccolo giardino all’italiana. Fiori, piante aromatiche, piante secolari, il frutteto. Siamo immersi nella natura.
Il giardino all'italiana
LA RICETTA DEL
CHIANTI
Il barone Ricasoli e il medico dell’Università di Pisa Cesare
Studiati si scambiarono una fitta corrispondenza per trovare la ricetta del
vino perfetto.
Nel 1872 nasce il
Chianti, dopo più di trenta anni di ricerca e sperimentazione e il barone
ne fissa la formula in una famosa lettera indirizzata al Prof. Studiati
dell'Università di Pisa.
L'ingresso in villa
LA LEGGENDA
DELLA MANO
Me ne parlano Raffaella e Monica. Una mano riaffiora sulle
pareti, mi dicono, tra un’imbiancatura e l’altra.
Pare che la mano sia di una
cameriera uccisa durante la seconda guerra mondiale per una relazione
clandestina con il proprietario. La donnda, nella colluttazione, lasciò un'impronta insanguinata
sulla parete.
Scena da thriller, ma state tranquilli, qui non ci sono fantasmi…
La notte in villa scorre serena, nel totale relax. Così con Erika, compagna di
soggiorno, sono pronta, con la giusta carica, per il nostro blog tour.
La suite
LA VILLA
Villa Alta passò in proprietà a
Cesare Studiati con il matrimonio con Giuseppina Agostini Venerosi della
Seta nell'agosto 1860. Gli Studiati la cedettero a Rosolino Orlando, sindaco di
Livorno, nel 1920.
Intorno agli anni ’30 la villla fu acquistata dalla famiglia Mugnaini che dipinse tutte le stanze di giallo, coprendo gli affreschi della Villa.
Il padre di Raffaella e Monica, le attuali proprietarie, comprò la Villa nel 1996 e la ristrutturò completamente, con un intervento che ha permesso di riportare alla luce gran parte degli affreschi. B&B, location ideale per matrimoni ed eventi.
Intorno agli anni ’30 la villla fu acquistata dalla famiglia Mugnaini che dipinse tutte le stanze di giallo, coprendo gli affreschi della Villa.
Il padre di Raffaella e Monica, le attuali proprietarie, comprò la Villa nel 1996 e la ristrutturò completamente, con un intervento che ha permesso di riportare alla luce gran parte degli affreschi. B&B, location ideale per matrimoni ed eventi.
Cena di gala #SGTTOUR
Immagini da Villa Alta
ESTASI IN UN CONCERTO DI CUORI PULSANTI
UN ARCHIVIO DELL’ANIMA
Diego Fiorini,
cuore della Fondazione Cerratelli insieme a Floridia Benedettini, è la nostra guida a Villa Roncioni, sede
della Fondazione, nata per volontà della Casa d’arte fiorentina Cerratelli.
In
villa sono raccolti 30.000 costumi storici e di scena, una meravigliosa
collezione di abiti teatrali e cinematografici.
La scuola di formazione per
costumisti della Fondazione è una realtà unica di studio delle competenze di
sartoria teatrale, un esempio per i giovani che hanno deciso di intraprendere
il mestiere di sarto di scena.
In esposizione, al nostro arrivo a Villa
Roncioni, ci sono le Donne di Puccini, in una mostra che celebra i 100 anni
della Cerratelli e colpisce per la sua carica emotiva. Si potrà visitare fino a
maggio 2015. Un viaggio tra costumi e architetture in scena, delle opere del grande
maestro compositore, come Turandot, Tosca, Madama Butterfly, La Fanciulla del
West.
L'esposizione a Villa Roncioni
I COSTUMI SONO
MEMORIA
Ogni costume, ci racconta Diego, porta con sé le emozioni di chi lo ha indossato.
Un sentire che
adesso è mio, per essermi vestita di musica e arte, nel mio abito
settecentesco, scelto dalla collezione per la cena di gala del blog tour a
Villa Alta.
E mi è sembrato proprio di sentirli quegli applausi interminabili
sul palcoscenico.
Particolare di un abito Cerratelli
Con Erika Elia: cena di gala a Villa Alta
LA CASA D’ARTE E LA FONDAZIONE
La Casa d'Arte Cerratelli nasce agli inizi del ‘900
per volontà del baritono Arturo Cerratelli, interprete della "Boheme" di Puccini.
L’attività della sartoria inizia nel 1914 e porta con sé i successi e l’alta
artigianalità made in Italy.
La Fondazione Cerratelli oggi lavora per restaurare,
catalogare, conservare ed esporre questo patrimonio unico al mondo e per promuovere la cultura
del teatro di prosa, del cinema e della lirica, anche attraverso mostre e
seminari, eventi e corsi di formazione.
Abiti in villa
IL BENESSERE DELLE ACQUE TERMALI
SALUS PER
AQUAM
Ogni volta che mi concedo il benessere delle terme a San Giuliano l’ingresso
a Bagni di Pisa mi dà un’immediata sensazione di relax.
Non potrebbe essere
altrimenti.
Per il profumo delle essenze, il calore delle acque termali che
sgorgano a una temperatura di 37°, le coccole dei massaggi.
E’ una pausa dal
mondo.
Siamo arrivati a Bagni di Pisa al mattino. Un tour della struttura e poi
costume e accappatoio per dare il via alla nostra giornata di piacere termale.
Nella Sala di Ponente facciamo il nostro ingresso al centro benessere. Se scegliete di visitare Bagni di Pisa e avete
voglia di un massaggio rilassante fermatevi e sfogliate la carta dei trattamenti: dal massaggio svedese a quello viso e
corpo, fino a quello pluviale, sotto i getti di pioggia termale. E per il
vostro boy ci sono percorsi termali dedicati.
Nella Sala di Levante, accanto
alle nuove vasche termali, troviamo il reparto di fangobalneoterapia e una
zona dedicata alle cure inalatorie.
I BAGNI
SGTTOUR
Nel mio SGTtour ho provato la sauna, il bagno turco e la piscina,
interna ed esterna al centro benessere dei Bagni di Ponente.
Nell’ala di
Levante, nuova di restauro, nella grande vasca centrale Bioaquam (in foto) ho guardato
il cielo attraverso il grande velario, immersa tra le bolle dell’idromassaggio,
nell’antica sala del Pozzetto.
Poi ho “galleggiato” nel bagno di Mercurio, la
vasca Thalaquam con acqua ad alta salinità, dove si propone anche il watzu.
E
di nuovo i getti idromassaggio del Bagno di Minerva.
Un percorso salus per aquam a tutti gli effetti.
Un percorso salus per aquam a tutti gli effetti.
Vi consiglio anche l’Hammam dei Granduchi,
per un bagno di vapore nella grotta naturale con cascate di acqua termale e una
vasca scavata nella roccia.
Cosa mi resta da provare? Il letto di cristalli di
sale caldo mi stuzzica. Ecco, il prossimo appuntamento in agenda a Bagni di
Pisa.
LA STORIA
Gli Etruschi e i Romani conoscevano le virtù
benefiche di queste acque termali. La contessa Matilde di Canossa nel 1112 avviò
il restauro della struttura. Seguirono gli interventi della famiglia dei
Medici. L’età d’oro sangiulianese fu quella settecentesca, con il Granduca Francesco
Stefano di Lorena, che elesse San Giuliano a sua residenza estiva. Politici e
grandi regnanti conobbero questo luogo di cultura, benessere e piacevolezza.
Negli
ultimi anni il resort termale 5 stelle è stato completamente restaurato, con la
sua ala di Ponente e la nuova ala dei Bagni di Levante. Il termalismo a Bagni
di Pisa è un benessere totalizzante: salute fisica, relax e bellezza sono le
parole d’ordine.
Ingresso a Bagni di Pisa
UN ANTICO MONASTERO CERTOSINO
RIGORE E
MEDITAZIONE
Arriviamo al mattino alla Certosa con il nostro SGTTOUR.
Siamo
in Val Graziosa, un tempo chiamata valle buia, prima degli interventi di bonifica,
a Calci, una manciata di km dalla città di Pisa, nell’ultima certosa fondata in
Toscana, datata 1366. “Stat Crux dum volvitur orbis”: la croce sta
ferma, in un mondo che cambia. Il motto dell’Ordine.
Ingresso alla Certosa
LA VISITA
SGTTOUR
Iniziamo il nostro viaggio dalla chiesa, oggi aperta al pubblico
solo il 6 ottobre, giorno di San Bruno. Era divisa in due parti: una riservata ai
padri (ne erano ammessi 12 al massimo nella certosa) e l’altra dedicata ai
conversi. Stessa divisione era prevista nel piccolo cimitero.
Visitiamo le
cappelle, il chiostro, le celle dei padri, con un pozzo per l’acqua corrente e
una piccola finestrina con sportello dalla quale si serviva il pranzo. L’unico
pasto della giornata si consumava alle 11.30. Seguivano due o tre ore di tempo
libero, nel quale i padri si dedicavano spesso al giardinaggio, un modo per
ricercare il Paradiso attraverso il contatto con la natura.
Poi passiamo dall’appartamento
granducale e dal grande refettorio, dove, solo di domenica, potevano essere
invitati i conversi.
La nostra guida, Alessandra, ci mostra la bacheca delle prescrizioni,
che teneva i conversi quotidianamente informati sulle attività da svolgere.
Arriviamo alla farmacia settecentesca, sede di preparazione delle medicine e
distilleria. La bilancia è ancora funzionante!
Interni della Certosa
IL GATTO DEI
CERTOSINI
Alessandra ci racconta che ogni certosino aveva il proprio gatto,
certosino. Lo teneva sempre in grembo, per il suo calore e per la sua presenza silenziosa…
L'arrivo alla Certosa
IL MONASTERO
Il monastero certosino (soppresso nel 1972), tra i più importanti in Italia, dal
mondo e dal rumore ci porta nel silenzio e nella meditazione di un antico
convento di clausura maschile, in un luogo che consentiva l’isolamento imposto
dall’Ordine certosino fondato da San Bruno nel 1084.
Fu completato alla fine del ‘300 e ampliato
nel corso del ‘400. La casa alta ospitava i padri, quella bassa i conversi,
dediti ai lavori nel monastero.
Con il restauro del ‘600 e ‘700 la certosa assume l’aspetto che oggi la caratterizza, con i suoi affreschi, i
marmi, gli stucchi e gli arredi preziosi.
Il complesso ospita il Museo di
Storia Naturale dell’Università di Pisa e il Museo Nazionale della Certosa
Monumentale di Calci, con la corte d’onore, la chiesa, le cappelle, i chiostri,
le celle, il refettorio, la foresteria granducale e la farmacia.
La chiesa
La cella
La bacheca delle prescrizioni
E per un volo sulla Certosa vi mando questo link che ho scovato su youtube...
Bellissimo: volo con il drone
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